Emma
Bonino interviene all’incontro sulla L. 194/78 a Milano: “Indietro non si torna,
vanno garantiti i servizi per rendere effettivi i diritti”
Milano – 21 maggio 2013 - La Ministra per gli Affari
Esteri Emma Bonino, fin dall’inizio della propria attività politica impegnata
sul fronte dei diritti all’autodeterminazione delle persone, interverrà con un
messaggio diretto ai partecipanti dell’incontro dal titolo “DALL'OBIEZIONE AL
SABOTAGGIO - come l'Italia sta scivolando verso l'inapplicabilità della legge sull'aborto.
L’incontro, organizzato dalla Consulta Milanese per la
Laicità delle Istituzioni, in collaborazione con gli Amici della Consulta e
Usciamo Dal Silenzio, si terrà in occasione dei 35 anni della Legge 194/78, al
Tempio Valdese di via F. Sforza 12/A.
Anticipando un paio di concetti, la Ministra tiene a sottolineare che
“Indietro non si torna, ma interventi normativi che facciano chiarezza su quale
soggetto abbia il compito di garantire l’applicazione della legge 194 sono
auspicabili.
“L‘impegno - prosegue Emma Bonino, è che si lavori “insieme perché le scelte
personali siano libere e responsabili. Questo può avvenire solo garantendo sia
servizi che rendano effettivi i diritti, sia adeguata informazione”.
Da
una recente indagine si evince che i dati ministeriali relativi alla
percentuale di obiettori di coscienza vanno corretti al rialzo: la percentuale
effettiva di medici obiettori è pari all’83%, mentre il dato ufficiale è pari al
75%; l’analisi dell’età anagrafica delle
risorse impiegate per l’applicazione della legge denuncia che tra pochi anni
non esisteranno medici con esperienza di IVG.
Come si legge da notizie di
stampa, in Italia ci sono strutture dove alla donna che ha deciso di
interrompere la gravidanza è impedito totalmente di vedere rispettata la
propria scelta: l’ospedale di Jesi, il Policlinico Federico II di Napoli
(l’unico medico non obiettore è deceduto nel marzo 2012), il territorio della
provincia di Bari (ospedali pubblici).
L’incontro del 22 maggio 2013 sarà
strutturato in tre momenti: ripercorreremo il cammino di una legge chiamata a
mediare tra obiezione di coscienza e libertà di scelta, per condividere l’analisi
condotta da una filosofia del diritto e concludere con il racconto (ed i dati)
di chi vive la realtà dei consultori e degli ospedali pubblici milanesi. Le
presenti ed i presenti saranno invitate/i a partecipare al dibattito
conclusivo, moderato dalla coordinatrice della Consulta Donatella De Gaetano.
Nelle parole di Stefano Rodotà in
un articolo pubblicato su La Repubblica (marzo 2013, “Il Paese ostile”) “Bilanci e previsioni, in questo momento,
mostrano un’Italia che ha perduto il filo dei diritti e, qui come altrove, è
caduta prigioniera di una profonda regressione culturale e politica”.
Ed è proprio a partire dal
bilancio sui primi 35 anni della Legge 194 che la Consulta, gli Amici della
Consulta e UDS invitano cittadine e cittadini a riflettere sul da farsi a
Milano per difendere il valore della laicità anche nelle scelte delle donne.
Data e luogo
dell’incontro
Mercoledì
22 maggio 2013 (35° dalla emanazione della L. 194/78)
Orario: 20:30-23:30
Milano – Tempio
della Chiesa Valdese – Via F. Sforza 12/a
Agenda del’incontro
h. 20.30
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Accoglienza
partecipanti
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h. 21.00
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Donatella
De Gaetano – coordinatrice della Consulta Milanese per la Laicità delle
Istituzioni –
Lettura
del Saluto di apertura della Ministra per gli Affari Esteri Emma Bonino
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h. 21.10
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Allegra
Stracuzzi – avvocato, Gruppo sull’Obiezione di Coscienza della Consulta
Milanese per la Laicità delle Istituzioni – Il cammino della L. 194/78 tra
obiezione di coscienza e boicottaggio
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h. 21.30
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Patrizia
Borsellino – Professore di Filosofia del Diritto in Università Bicocca – La
194. Una legge con molte luci e poche ombre
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h. 21.50
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Assunta
Sarlo – giornalista – Dai dati sull'obiezione di coscienza alle proposte: il Manifesto
sull’applicazione della L.194/78
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h. 22.20
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Dibattito,
moderato dalla Coordinatrice della Consulta Milanese per la Laicità delle
Istituzioni
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