martedì 21 maggio 2013

Sostegno al referendum di Bologna e ad Art. 33


Comunicato stampa
 Articolo 33: “L'arte e la scienza sono libere e libero ne è l'insegnamento. La Repubblica detta le norme generali sull'istruzione ed istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi. Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato”.

Il 26 maggio a Bologna si svolgerà il referendum consultivo per scegliere se utilizzare le risorse finanziarie comunali solo per le scuole comunali e statali o se mantenere l’attuale modalità di erogazione che prevede la realizzazione anche di convenzioni con le scuole paritarie private.

La Consulta Torinese per la Laicità delle Istituzioni sostiene  il comitato Art. 33 di Bologna e il referendum

Negli scopi della Consulta vi è la promozione di azioni per il sostegno della Costituzione e per l’abolizione di tutte le norme che favoriscano concessioni di compiti, contributi, diritti e privilegi ad altre istituzioni, tali da compromettere la laicità  delle Istituzioni pubbliche. Per questa ragione, il sostegno al referendum di Bologna va nella direzione di opporsi agli atti degli enti locali in favore di erogazioni in varie forme (dirette o attraverso “buoni scuola”) per le scuole paritarie private che per la gran maggioranza sono di tipo confessionale (cattoliche).

In accordo con il comitato di Bologna, sosteniamo che “le scuole private non sono in grado di affrontare laicamente il problema dell’integrazione; le scuole statali, invece, sono frenate nella loro espansione dalle politiche governative”.  Ricordiamo che anche a Torino una consistente parte delle scuole dell’infanzia è gestita da privati, in maggior parte confessionali cattolici, che hanno sopperito al disimpegno dello Stato, il quale è di fatto inadempiente rispetto ai dettami della carta costituzionale. Non è giusto che le famiglie siano costrette ad iscrivere i propri figli a scuole confessionali, a causa dell’insufficienza dei posti nelle strutture statali e comunali.

Riteniamo che “il Comune debba disimpegnarsi dai finanziamenti alle scuole private paritarie e destinare tutte le sue risorse economiche alla scuola pubblica, laica e pluralista”.

Come a Bologna, auspichiamo che il disimpegno sia graduale, in quanto sarebbe impensabile lasciare senza servizi i bambini di Torino, ma siamo convinti che la direzione giusta sia quella di rispettare appieno la Costituzione, che su questo aspetto è di una chiarezza esemplare.

Insieme alle associazioni che ne fanno parte e che sottoscrivono questo comunicato la Consulta Torinese per la Laicità delle Istituzioni sostiene fermamente il comitato bolognese e invita tutti i cittadini a diffondere tale iniziativa e a sensibilizzarsi su tale tema anche in riferimento alla nostra città.

“La scuola laica non deve imporre agli alunni credenze religiose, filosofiche o politiche in nome di autorità sottratte al sindacato della ragione. Ma deve mettere gli alunni in condizione di potere con piena libertà e consapevolezza formarsi da sé le proprie convinzioni politiche, filosofiche, religiose” (Gaetano Salvemini)

Nessun commento:

Posta un commento